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Dance Arts Faculty > Artisti e Docenti > Silvia Marti

Paese: Italia

Interprete e coreografa freelance, inizia gli studi della danza nella sua città di nascita, Bari, successivamente termina gli studi nella scuola di danza classica BALLETTO DI ROMA.Continua le specializzazioni con Laura Aris, David Zambrano, Emanuel Gat, Adi Salant Jacopo Godani, Andonis Foniadakis, Jason Parsons, Wes Veldink, Mia Michaels. Silvia Marti danza per il coreografo internazionale Mauro Astolfi in Spellbound Contemporary Ballet. Diventa, dal 2008 al 2014, direttore artistico del Balletto di Roma, diretto da Franca Bartolomei e Walter Zappolini per il dipartimento contemporaneo.
Oltre allla sua carriera di danzatrice, inizia il suo percorso di coreografa, con la creazione commissionata per la compagnia Balletto di Roma creazione coreografica molto personale: “Competition”, commissionata da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, una delle sue prime opere. Nel 2009 partecipa alla prestigiosa Choreographic Collition (Biennale Danza diretta da Ismael Ivo) e con il cortometraggio “Clepsydra” è ospite alla finale del festival di video danza”Cinedans” Amsterdam (2011).
Le sue coreografie hanno vinto numerosi premi nazionalied internazionali: (Mantova Dance 2009) (1 ° premio), Concorso coreografico MAB 2009 (1 ° premio), Concorso coreografico internazionale di Milano 2012 (1 ° premio), Rieti Dance Festival 1999 e 2014 (1 ° premio), Certament coregrafic de Sabadell, 2019 (Spagna).

KODANCE_ & KO, con sede a Roma, basa il suo lavoro coreografico sull’analisi meticolosa del movimento, a partire da una seria considerazione della pratica dell’improvvisazione come canale di ascolto del nostro “ego”, come mezzo di creazione necessario per sviluppare tutto il potenziale di il corpo in relazione all’ambiente circostante. Il focus del coreografico la ricerca firmata da Silvia Marti è la delicata attenzione a percepire e comunicare quella soglia impercettibile che esiste tra l’interno e l’esterno del corpo danzante e che prende vita sia nel lavoro individuale che di gruppo, in una relazione costante con lo spazio, con una predilezione verso la visione tridimensionale dell’azione, la ricerca di addestramento speciale con voce e corpo.

THE DAF EXPERIENCE

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